A.NGELA RICCI

PITTRICE PAINTER


…Mi piace immaginare i vecchietti al sole,
nei paesi dell'entroterra, coi volti di creta
e nelle mani, ricordi di giovinezza.
I pomodori infilati nelle canne, uno dopo l'altro,
come i grani del rosario
che le donne a sera, dicono nelle case,
quando il giorno chiude i suoi occhi di fuoco.
Mi piace immaginare i bambini,
correre scalzi nelle viuzze assolate,
mentre le ragazze sciorinano su fili di ferro
assieme al bucato
i loro sogni di gente del sud.
E aquiloni, scrivere nello spazio parole d'amore!
E uccelli con le ali stanche, posarsi sulle pietre:
frammenti di Sicilia!
E mani affondate nella terra, che cercano pane!
E uomini stanchi, dimentichi dell'agave
che ha partorito un fiore!
Mentre la notte, cala il suo velo
sulle nuove premesse.
Mi piace immaginare...

 

 Francesca Guajana

dedicata in occasione della mostra del maggio 1993


Pregnati di luce, luce del Sud, i quadri di Angela Ricci sono il segno di una condizione maturata nel corso degli anni ed oggi sprigionata nei colori. Una condizione raggiunta lentamente perché la maturità che traspare dai suoi dipinti è la misura della fatica interiore e del lavoro vissuto quotidianamente.

Ed ecco la luce, una meta, un traguardo assaporato e proposto.

Quei gialli danno la sensazione della luminosità e sono vivi e palpitanti nel contesto, quasi a voler catturare il sole che qui, dove Angela lavora è elemento primario di natura. Il sole del Sud e la terra arsa, ma ingentilita dai fiori, ed il borgo armonioso nel gioco dei volumi: così la Sicilia esplode in tutta la sua luminosità, in tutta la sua solarità.

É un animo gentile Angela, che usa pennelli nel domestico e vive la sua arte con semplicità e con libertà, sganciata dalle logiche di mercato. Per questo è un'artista apprezzabile che riconduce la sua pittura alla memoria della terra che l'ha vista nascere e muovere i primi passi. E' la memoria della casa antica, dei colori, dei sapori, del vissuto nel borgo assolato.

Così le case sono volumi armoniosi. Si incastrano e si sovrappongono in un gioco sempre più maturo, sempre più palpitante.

Ed i tetti danno il sapore del cotto con i colori dell'argilla maturata nella fornace ed il paesaggio giallo ed assolato porta al ventre dell'isola invaso dalle spighe di grano, oggi coperto da teloni di plastica che nascondono i chicchi di uva.

E' del centro della Sicilia Angela, e questo sapore della terra antica e misteriosa lo propone nei suoi dipinti sempre più romantici, ma veri. Ed i fiori sono il giusto corollario al ricordo di un vissuto sereno, ma terragno, vivo ma illuminato da una luce che rappresenta il filo conduttore delle opere esposte, dalle quali l'osservatore attento potrà trarre vibranti conclusioni.

Angela ha raggiunto la maturità che cercava, tematica ed espressiva, ed avanza una proposta di ricerca dignitosa, in qualche caso esaltante.

Crisostomo Lo Presti


NOTE CRITICHE:

 

Nella pittura di Angela Ricci si evidenziano quei valori cromatici tipicamente mediterranei: la tematica è il paesaggio dell'entroterra siciliano, ricco di luce solare.

Franco Montemaggiore

 

Incontrare la tavolozza di Angela Ricci è come entrare dentro ad una memoria quasi gattopardesca, e quindi pregna di similitudine che sfocia in un cromatismo che è sicilianità.

In Angela Ricci noi incontriamo dunque la forza interiore della pittrice quando esprime quel delicato paesaggio mediterraneo con un giuoco pirotecnico di colori.

Quindi ne viene fuori una delicata immagine di una tormentata terra, umile e gentile, profonda in questo andare come memoria, tra miti e mitologie, che ogni casa siciliana esprime come focolare domestico, e quindi i paesaggi da fata morgana.

Rosario Velardi

 

… Magiche finestre su un mondo irreale, come espressione di una realtà vissuta, una realtà sognata, una realtà non più vera, che trasposta, diventa colore e luce.

Pareti imbiancate da sprazzi di luce improvvisa e senza direzione, con ombre, ora forti, ora sfumate, senza una costruzione, volumi non ricercati ma sentiti ed espressi con semplicità.

I rossi, i gialli, i verdi dalle infinite tonalità, elaborati con pennellate piene e ricche di lavorio che sulla tela diventano materia plasmata, le calde tonalità acquistano forza, i paesaggi di case in solitudine acquistano vita ed ogni opera si popola di vitalità che si esaurisce in una catarsi emozionale.

Giuseppe Volpe